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I cambiamenti della scuola italiana hanno imposto ai docenti della scuola superiore e dell'università una riflessione sullo statuto disciplinare del latino, sui contenuti da insegnare nella lingua e nella letteratura, sul modo di trasmettere la cultura classica agli studenti che - ed è bene ricordarlo si avvicinano alla disciplina con grande curiosità e, a volte, con vera e propria passione, anche se con strumenti non sempre adeguati. Non solo: per una generazione alla ricerca di punti di riferimento, le lingue e le letterature classiche possono offrire un soccorso, un sostegno, un supplemento di contenuto e di senso, a patto di restituire loro una dimensione non astrattamente paludata, ma connotata dall'apertura al dialogo, alla ricerca, al confronto, alla partecipazione. Il moderno professore di latino, quindi, non può limitarsi a padroneggiare la disciplina ma, sollecitato da nuove richieste della scuola e della società, deve continuamente mettersi in gioco, agire, spiegare, dare un ruolo alla sua materia: questo libro ha l'ambizione di fornigli gli strumenti per svolgere il suo compito. L'autore è infatti profondamente convinto che il latino deve possedere un ruolo centrale nella scuola e nella cultura italiana, proprio perché intrinsecamente formativo e utile a chi non voglia rinunciare a pensare, a crescere, a dotarsi degli strumenti per scoprire una propria strada nella vita, in una parola, a godere di una piena cittadinanza, locale e cosmopolita.